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INDIVISIBILI

Verso un nuovo modo di percepire sé

IL PROGETTO

Le esperienze sfavorevoli infantili, quali l'incuria, l'abuso e il maltrattamento, possono comportare numerose difficoltà nella crescita e nell'affrontare le sfide evolutive tipiche di ogni età.

L'espressione artistica, nelle sue varie forme, consente l'accesso alle emozioni e ai vissuti più nascosti i quali, entro una cornice psicoterapeutica di narrazione di sé, restituiscono alla persona informazioni nuove rispetto al rapporto fra sé e gli altri e fra sé e sé.

La proposta è rappresentata da un percorso psicologico di conoscenza di sé, attraverso le artiterapie, la fotografia e il teatro sociale con una particolare attenzione ai vissuti di indivisibilità nei suoi molteplici significati. Sentirsi indivisibili nelle molteplici parti di sé (il richiamo ad essere individui, ovvero non divisi, integri e presenti alla totalità di sé) come processo attraverso il quale vedersi e sentirsi visti dall'altro in un modo indie, indipendente, alternativo, non convenzionale.

I partecipanti sono chiamati a raccontarsi imparando ad utilizzare diversi linguaggi: musica, disegno grafico e inciso, manipolazione della creta, fotografia, teatro e scrittura, nella creazione di un prodotto narrativo di sé che si rivelerà, nel pieno della sua espressività, al termine degli incontri.  

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Attraverso un'importante sperimentazione pratica, i partecipanti avranno l’opportunità di effettuare un vero e proprio percorso nelle arti e negli strumenti di espressione di sé che andrà a stimolare la fantasia e la creatività di ognuno in un percorso di rinascita ed esplorazione di nuove modalità di interazione con il mondo. 

OBIETTIVI

Il laboratorio si propone di tracciare un itinerario di sé attraverso le arti-terapie, la fotografia e il teatro sociale di fornire ai partecipanti un nuovo modo di vedere se stessi e gli altri, di far apprendere nozioni base sull’uso del mezzi artistici e facilitare l'espressione migliore della propria interiorità.

 

Nello specifico gli obiettivi sono:

1. Conoscenza delle proprie emozioni;

2. Conoscenza della propria identità e dei propri ruoli sociali;

3. Uso dei mezzi artistici come espressione della creatività e linguaggio di comunicazione.

PERSONALE

Rita Ghezzi, Psicologa e Psicoterapeuta;

Stefano Taglietti, musicoterapeuta e consulente autobiografico;

Sara Aresu, operatrice multimediale, fotografa e grafica;

Daniela Bertuletti, Arte terapeuta e Gestalt Counselor (indirizzo: artistico-espressivo);

Gennaro Ponticelli, operatore teatrale in comunità residenziali organizzano laboratori per minori ospiti di alcune delle Comunità alloggio minori del Consorzio Famiglie e Accoglienza di Bergamo.

METODOLOGIA

​Ogni incontro seguirà il filo rosso del tema specifico "in-divisibili" e si articolerà in tre parti: introduzione all’argomento, lavoro individuale e di gruppo e conclusioni. Gli incontri saranno 12 della durata di due ore ciascuno, da marzo a maggio. 

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